Questa intervista al Dott. Enrico Prosperi, psicoterapeuta, parla dei disturbi alimentari e della loro correzione con gli attacchi di panico.

I disturbi alimentari sono più diffusi di quanto si immagini. Ne parliamo con il Prof. Enrico Prosperi, psichiatra e terapeuta cognitivo-comportamentale.

Quali sono i principali disturbi alimentari ?

I Disturbi Alimentari, che nel nuovo Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM V), sono stati definiti Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione sono: l’Anoressia Nervosa, la Bulimia Nervosa, il Binge Eating Disorder, la Pica, il Disturbo della Ruminazione, il Disturbo Evitante/Restrittivo dell’Assunzione di Cibo, I Disturbi con Altra Specificazione o Senza Specificazione.
Merita un minimo di risalto il Binge Eating Disorder (BED) o Disturbo da Alimentazione Incontrollata, che con il DSM V ha avuto un suo riconoscimento ufficiale. Questo disturbo si caratterizza per gli episodi di abbuffate (almeno 1 a settimana negli ultimi tre mesi) con perdita di controllo ma senza i metodi di compenso (vomito autoindotto, abuso di lassativi o diuretici, digiuno o attività fisica eccessiva) tipici della Bulimia Nervosa.

Da dove nascono?

All’origine dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione ci sono fattori individuali e socioculturali.
Tra i fattori individuali vi è l’intensa preoccupazione per la forma e il peso corporeo, la difficoltà a gestire le proprie emozioni, una bassa autostima, problematicità nelle relazioni familiari e interpersonali, un profondo senso di inadeguatezza.
L’ambiente facilita lo sviluppo di questi disturbi per l’eccessiva importanza data all’ideale di magrezza, la stigmatizzazione degli eccessi ponderali, il dilagare di diete e programmi commerciali per il controllo del peso. Molti disturbi alimentari si sviluppano dopo l’inizio di una dieta che, specialmente quando troppo rigida, determina la perdita del controllo e un’alimentazione compulsiva.

Come si possono affrontare e risolvere?

In presenza di un disturbo conclamato è necessario, per poter guarire, un intervento precoce svolto da professionisti specialisti nei disturbi alimentari. Le psicoterapie cognitivo comportamentali sono ad oggi quelle con il maggior numero di evidenze scientifiche.

Ci sono delle correlazioni tra disturbi alimentari e panico?

I disturbi alimentari hanno spesso una comorbilità con alcune psicopatologie, specialmente con i disturbi dell’umore e dell’ansia.
Spesso chi soffre di un disturbo alimentare presenta anche un vero e proprio disturbo di Panico. In questi casi i disturbi alimentari e quelli di panico devono essere trattati contemporaneamente e la terapia cognitivo comportamentale si è dimostrata la più efficace.

Esiste una “prevenzione “sui disturbi alimentari?

La prevenzione sui disturbi alimentari non deve consistere in una banale spiegazione di cosa sono questi disturbi. È necessario effettuare interventi sulla promozione dell’autostima e la gestione delle emozioni, sull’importanza di corretti stili di vita, sull’accettazione del peso e delle forme del corpo.
Gli interventi di prevenzione dovrebbero essere interattivi e non classiche lezioni didattiche.

Quali sono i segnali ai quali si dovrebbe prestare attenzione per capire se una persona a noi vicina ha problemi di questo tipo?

Segnali di disagio sono l’eccessiva preoccupazione o visione negativa della propria immagine corporea o del proprio peso. L’attenzione esagerata a ciò che si mangia, la difficoltà a gestire le proprie emozioni e le relazioni interpersonali, l’utilizzo del cibo come valvola di sfogo o unica fonte di piacere, sono tutti segni di un disagio che può sfociare in un disturbo alimentare. Sottovalutare il problema o ricercare facili soluzioni, come ad esempio diete alla moda, possono favorire lo sviluppo di un disturbo alimentare.

https://www.prontointerventopanico.it

 

Written by barbaraprampolini