Homeland- Caccia alla spia

Da super appassionata di Serie televisive ho iniziato a vedere “Homeland” per curiosità senza avere la minima idea di come potesse essere.
E’ una serie statunitense ( guarda caso), basata su una produzione israeliana prodotta da Gideon Raff nel 2011. Fino a pochi giorni fa non sapevo nemmeno della sua esistenza perchè difficilmente guardo le serie quando vengono trasmesse a puntate sui canali in chiaro. Adoro Netflix perchè mi permette di immergermi in una serie senza soluzione di continuità. La guardo ogni volta che ho un minuto libero e questo mi fa appassionare ai personaggi e alla storia. Se dovessi ogni volta aspettare una settimana probabilmente mi stancherei e mollerei. Così invece me le gusto davvero tanto, se poi sono complete e arrivano al finale ancora meglio ma pazienza. Su Netflix si arriva alla quinta stagione ma ne mancano due sicure e forse una terza perchè si vocifera ( ora sono informatissima) che l’ottava sia l’ultima.
Agenti della CIA, spionaggio e controspionaggio, buoni e cattivi , giusto e sbagliato, con un particolare molto accattivante: spesso i ruoli si invertono, i cattivi diventano buoni e i buoni diventano cattivi oppure semplicemente sorge il dubbio. La protagonista principale è una analista della CIA, Carrie Mathison (Claire Danes) affetta da disturbo bipolare che tiene sotto controllo grazie ai farmaci e che per un certo periodo tiene nascosto anche alla CIA per timore di essere rimossa dall’incarico.
Carrie sarà l’unica a nutrire seri dubbi quando un marine, impegnato nella guerra in Iraq, il sergente Nicholas Brody ( Darmian Davis) scomparso da 8 anni, viene ritrovato dall’esercito americano in un bunker nel quale era tenuto prigioniero. Il popolo americano lo accoglie come un eroe ma Carrie non la vede allo stesso modo ed inizia una personale sfida per dimostrare a tutti i costi la verità su Brody. Da qui una marea di vicissitudini , che hanno come sfondo il perenne conflitto tra gli Stati Uniti e il Medio Oriente che ovviamente prende le mosse da quel fatidico 11 Settembre 2001. Un ritmo incalzante tiene lo spettatore letteralmente incollato allo schermo. A mio parere gli attori sono straordinari ma devono averla pensata così in tanti perchè Homeland ha ricevuto negli anni un numero di premi impressionante.
Bella bellissima serie. Ora dopo la quinta stagione attendo con trepidazione le successive sperando si mantenga ad alto livello. Purtroppo a volte molte serie notevoli nelle prime stagioni perdono un pò di smalto verso il finale. Speriamo di assistere ad altri colpi di scena.
Fonte foto: google
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