Perchè esiste, chi lo ha voluto. 

Questa storia è nata da un pensiero che ha accomunato tutti i soldati che sono andati in guerra ( nella Prima Guerra Mondiale ) compresi i circa 650 mila caduti. Tutti loro hanno pronunciato andando in guerra : «PRESENTE!». Erano persone che non solo non conoscevano i confini internazionali ma nemmeno nazionali eppure hanno ugualmente gridato con coraggio la loro determinazione a combattere e nel caso ( come purtroppo è successo a molti) lasciare la propria vita sul campo. 

A guerra finita, una persona si pose un problema, un problema di responsabilità e si disse che a tutti quei genitori che hanno saputo del figlio perito chissà dove, che lo avevano “affidato” all’esercito nel pieno del vigore e nel fiore degli anni cosa gli si poteva dire, come si poteva dar loro un minimo di consolazione, di appiglio che non fosse l’oblio di una morte fredda e solitaria? Questa persona fu il colonnello Giulio Douhet che in seguito , nel 1923, lascerà l’esercito per andare nella neocostituita aeronautica militare. Questo ebbe un’idea geniale, quella di fornire almeno un “simbolo”, un ideale, non solo ai genitori dei defunti ma a tutta l’Italia. Solo i francesi ebbero un’idea simile prima di noi. I Reali italiani tuttavia non furono molto  d’accordo con lui perchè tutto sommato era finita la Grande Guerra, avevamo vinto, non era necessario a loro parere fare altro….ma egli si battè aspramente per ottenere quanto desiderava. Riuscì così ad ottenere una commissione che andando nelle varie parti del fronte recuperò 11 salme italiane delle quali non si sapeva nulla. Queste salme vennero portate ad Aquileia , Udine, e vennero deposte ordinatamente all’interno della Cattedrale affinché venisse appunto scelto l’eroe da commemorare in ricordo di tutti i caduti.

Chi sceglie il nostro Milite Ignoto? Una mamma , fu la risposta unanime. Ma su 650.000 caduti di mamme ce n’erano tante e come si poteva decidere ? Il colonnello allora decise di scegliere un’austriaca per decidere e optò per una certa Maria Bergamas. Questa donna era friulana e il Friuli a quel tempo era Austria a tutti gli effetti. Venne scelta lei poichè il figlio ad un certo punto della guerra disertò e si arruolò nel Regio Esercito Italiano e fu anch’egli tra i dispersi. In parte gesto di distensione verso gli austriaci si decise appunto fosse la Bergamas a scegliere tra le 11 salme il nostro Milite Ignoto.
La donna entrò in Chiesa trovandosi davanti 11 salme con le casse rigorosamente identiche precedentemente rimescolate almeno tre volte onde evitare qualsiasi sorta di condizionamento. Così si avvicendarono ben tre plotoni che a turno entrarono nella Cattedrale e scambiarono di posto le bare. Lei percorrendo le salme una ad una dinnanzi ad una di esse che probabilmente era la decima e urlò il nome del figlio. Ebbene quello sarebbe stato il nostro eroe, il nostro Milite Ignoto. La salma sulla quale tutte le madri avrebbero potuto piangere i loro figli periti in guerra. Il “Milite Ignoto” venne posto su un fusto di cannone e trasportato a 30 km/ora da Aquileia a Roma . Ogni paese che il Milite attraversò era pieno di persone che si inginocchiavano al suo passaggio, pregavano e gettavano fiori. Ad un certo punto l’interrogativo fu sul luogo di sepoltura del M.I. Si era pensato inizialmente al Pantheon ma poi la scelta fu in favore dei quello che oggi viene definito  Altare della Patria, il Monumento al Re Vittorio Emanuele II ( Il Vittoriano) al fine di renderlo anche parte della Nazione e dare a questo gesto simbolicamente importante la giusta collocazione “nazionale”.

Breve digressione: al termine della Grande Guerra ossia la Prima Guerra Mondiale i reduci quando rientrarono in Patria vennero da molti addirittura insultati nonostante avessero vinto la Guerra. E’ solo durante il ventennio fascista che il Duce vorrà riscoprire il valore di quegli eroi costruendo una serie numerosissima di Monumenti in loro memoria tra i quali il Sacrario Militare Redipuglia , Cima Grappa e tanti altri. Il Milite Ignoto diverrà quindi un simbolo di risveglio della memoria italica. Verrà trasportato in spalla in varie zone da decorati di Medaglia d’Oro. E ogni anno il 2 Giugno viene reso omaggio al Milite Ignoto deponendo una corona di alloro all’Altare della Patria da parte del Presidente della Repubblica.

p.s. Maria Bergamas fu poi seppellita nella Cattedrale di Aquileia insieme agli altri dieci caduti. 

Written by barbaraprampolini