Puntarelle e Champagne

Metti una sera a cena….tra te e te stesso ma vuoi trattarti bene e senti il desiderio irrefrenabile di quel determinato cibo: non nobile, niente caviale, niente ostriche bensì…le puntarelle, che tra l’altro sono un cibo assolutamente snob perchè le puoi trovare solo in un determinato periodo dell’anno. In barba alle ricette, alla regionalità delle stesse io mi preparo le mie con una colata generosa ma non troppo di ottimo olio extravergine di oliva, alcuni filetti di selezionate acciughe e una leggera pioggia di capperi giusto per dare il gusto e non appesantire. Mi rendo conto appena preparato il piatto e con già l’acquolina in bocca che non posso accompagnare alle puntarelle la Coca Zero, per quanto io ne sia dipendente e così infrangendo ogni regola medica che mi vorrebbe a zero tasso alcolico e con la complicità di Sherlock, il mio maltese molto più snob delle puntarelle, mi apro una meravigliosa bottiglia di “INITIAL “ Jacque Selosse, sì, solo per me. In sottofondo la musica di Piero Salvatori ,una scoperta recentissima e il piacere posso garantirvi è assicurato. Sherlock mi guarda capendo benissimo che ciò che gusto è succulento ma mi limito anche per le sue limitazioni mediche simili alle mie ( hanno ragione a dire che il cane assomiglia al padrone , se non che lui ha il pelo più lungo di quanto lo siano i miei capelli …) ad allungargli qualche crocchetta. Non esulta ma gradisce.
Per gli amanti del “qui e ora” posso dire che a volte, quasi d’improvviso e inaspettatamente si vivono nella più assoluta semplicità momenti di pura felicità. Puntarelle e Champagne…!!!
Approvo e condivido ogni singola parola e considerazione. Complimenti Barbara!
Grazie Bruno!
Condivido.
Aggiungo che molti non vaccinano i figli per ragioni banali. Tra queste spicca una forma di contestazione verso un sistema (statale, sociale, politico) qualunque esso sia, percepito come la causa delle loro frustrazioni più intime.
Ecco quindi il perché della ossessiva ricerca di una giustificazione al “no” (fosse anche la teoria sballata del primo imbecille che passa per la strada) a qualunque costo. E via con i movimenti no Tav, no Vax e no Qualcos’altro, non importa cosa. L’importante è far sentire il proprio no.
Figuriamoci, poi, se si presenta un’occasione/pretesto formidabile come la salute dei bambini!
Forse il dibattito meriterebbe il contributo di psichiatri e psicologi.
Gentilissimo Filippo condivido le tue osservazioni ma oltre a psichiatri e psicologi dovrebbero intervenire di più anche avvocati e magistrati perchè i no-vax non capiscono proprio che non è una questione soggettiva e “solo” clinica. E’ una questione anche legale e la loro ignoranza è dimostrata da quella mamma che ha addirittura pubblicato su Facebook ,orgogliosa, di aver falsificato l’autocertificazione. Ha dato l’esatta immagine dell’italiano medio che si crede sempre più furbo degli altri pensando di essere superiore a tutti coloro che rispettano le leggi. E poi Salvini dice che bisogna educare non obbligare. Su questo tema non lo condivido per nulla perchè allora su queste basi non dovrebbero esistere nemmeno i codici, le leggi e i regolamenti perchè basterebbe “educare” … Non è così che funziona. Grazie