Da qui inizia un viaggio senza fine insieme all’amico Liviano Bracci alla scoperta di molti vini sia italiani che esteri. A guidarmi è la curiosità, la voglia di capire e conoscere cose c’è dietro a quella magia che alcuni vini sanno offrire. Non bevo tanto ma ho il desiderio di bere bene . Il bere bene per me, oltre che ricevere piacere nel sorseggiare quel vino o quell’altro, è storia, il contesto, il percorso che quelle uve hanno fatto insieme a chi le ha curate per arrivare a tradurre il tutto in un’emozione .
Non seguirò nessun ordine perché normalmente io e Liviano, ci sediamo in enoteca, mi guardo intorno e da lì inizia la chiacchierata. Ovviamente si parlerà di vini famosi, famosissimi ma anche di vini meno noti che tuttavia non hanno nulla da invidiare ai primi o ai secondi.

Liviano mi ha premesso alcuni concetti base che ora vi riporto. Anzitutto sul rapporto qualità-prezzo mi ha sottolineato come nel vino sia una relazione quasi sempre rispettata. In rari casi è “solo” il brand a indirizzare il cliente all’acquisto di un vino per il quale il prezzo è più per la griffe che per la qualità. Nella stragrande maggioranza dei casi un vino costa di più rispetto ad un altro, anche all’interno della stessa azienda, in quanto differenti sono le scelte organizzative dell’azienda per un vino top rispetto ai fratelli minori, magari buonissimi, ma meno pregiati e nei prossimi articoli ne riparleremo a proposito di due vini francesi come il Pouilly Fumè de Ladoucette e il Baron de L oppure per restare a casa nostra come il Sassicaia e i suoi fratelli .

Altro tema per tutti : aree geografiche, composizione del terreno e cloni. I vini si contraddistinguono per le aree geografiche di appartenenza e i relativi uvaggi, a seconda della composizione del terreno sottostante che anche a distanze relative potrebbe subire delle modifiche importanti che rendono un vino più o meno pregiato . E poi spesso si parla di cloni. I cloni sono fondamentalmente i tipi di uva. Esempio : di Sangiovese esistono circa 120 cloni differenti ; ecco perchè molti vini a base sangiovese risulteranno molto diversi tra loro.

Il vino è tante cose: è piacere personale, è condivisione, è emozione e, per tanti, soprattutto per chi da poco ha raggiunto il potere economico è anche status symbol. Questo è il motivo per cui in alcuni casi ( ancorché rari) il brand vale di più della qualità del vino. Indiani, cinesi, russi si orienteranno sempre, almeno per qualche generazione ancora, verso vini “famosi” più per ostentazione che per conoscenza o apprezzamento ma anche il vino segue le sue logiche di mercato e si offre a chiunque lo sappia apprezzare, per la sua fama, per l’etichetta con la quale seduce o per il puro piacere di farsi bere.

Written by barbaraprampolini